Il charango è uno strumento musicale sudamericano a corde, che discende dalla vihuela de mano introdotta daglispagnoli nelle zone conquistate.
Gli indios lo realizzarono, a somiglianza della vihuela, utilizzando quale cassa armonica la corazza del quirquincho (armadillo). Sembra abbia avuto origine a Potosí, in Bolivia, Villa Imperial all’epoca ricchissima, dove fiorì ogni genere diarte a seguito del ritrovamento di miniere d’argento. Può essere definito quale strumento musicale frutto del mestizaje, cioè dell’unione tra la cultura europea e quella degli indios.
Il suo bacino di utilizzazione è esteso ai paesi andini del Sudamerica (Bolivia, Perù, Cile, Ecuador e Argentina). In Bolivia e Perù è utilizzato come mezzo di corteggiamento, ed i giovani provvedono, attraverso un rituale, a sirenare il charango per migliorarne la voce ed avere quindi più possibilità di far breccia nel cuore della fanciulla amata.
La cassa armonica, originariamente costituita dalla citata corazza, è ora realizzata prevalentemente in legno, essendo l’armadillo tutelato perché in pericolo diestinzione. Originariamente le corde erano di budello, sostituito ora dal nylon che offre maggiori garanzie di precisione nel calibro; tuttavia negli altipiani andini è frequente l’utilizzo di charangos che montano corde metalliche assai sottili che conferiscono allo strumento una sonorità molto caratteristica.